Il menù di Natale di Francesca

A casa mia Natale ha sempre significato odore di brodo alle sette la mattina, odore d'arrosto alle otto e, verso le nove, nove e mezzo odore di fegatini che soffriggono.

Il primo panettone si apriva il giorno di Natale per poi continuare per tutto il mese successivo dato che poi si trovava a prezzi scontati e noi bambini adoravamo quell'acidità di stomaco che ti regalava l'aver ingurgitato un quantitativo smodato del dolce natalizio. I miei genitori erano intransigenti: il dolce di Natale per la colazione era il panettone classico con i canditi, quello del pranzo di Natale era il Tronchetto di Natale che mia madre cercava di propinarci a più riprese ma, detto tra noi e con la speranza che non legga quest'articolo, pur cucinando benissimo, i dolci non erano il suo forte ai tempi... Per carità, si presentavano in una maniera deliziosa... Va bé!

La tavola era uno spettacolo perché si usavano i piatti con l'oro zecchino sui bordi, i calici ed i bicchieri di cristallo, la tovaglia era tutta rossa e ricamata a mano con i classici soggetti natalizi, ognuno di noi aveva il suo fermaposto ed infine le posate erano quelle d'argento...Che bei ricordi! Mia madre iniziava a farcele pulire qualche giorno prima quelle benedette posate! E poi i coltelli non tagliavano mai...ma erano d'argento e sembrava una cosa veramente importante a noi bambini. Non mancava mai la candela con il centrotavola natalizio e poi...e poi c'erano tutte le cose buone della festa: si iniziava con l'antipasto, riservato esclusivamente alle feste.
Buonissimi i cannelloni di prosciutto cotto ripieni di insalata russa e ricoperti di gelatina ed il paté di fegatini...Il primo di brodo serviva sempre ad “aprire lo stomaco”, per cui i tortellini in brodo di quattro carni erano solo il principio...poi seguiva l'anatra all'arancia ed il lesso con la mostarda di frutta e salse. I contorni erano più semplici, spinaci al burro, insalata mista e patate al forno...ed infine proprio lui, il dolce di Natale...Il tronchetto, penso che proverò a farlo anch'io prima o poi...tanto per continuare con la tradizione di famiglia...

Ho deciso di dare le ricette del Natale di casa mia perché per me, ancora oggi sono speciali e, ora che ho una famiglia tutta mia, spero di tramandare queste belle cose che ho imparato anche al mio pargoletto. Per fortuna non ho posate d'argento e argenteria da pulire ed i miei piatti sono uno diverso dall'altro... anche i miei bicchieri di cristallo sono tutti differenti perché siamo esperti nel romperli bene... mi manca la tovaglia rossa delle feste ma penso che telefonerò alla mamma e le dirò di portarla per il pranzo del giorno di Natale...

Buon pranzo di Natale a tutti!


Ultima modifica: 18/12/2006

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